La conchiglia “L’Orecchio di Venere” ha ispirato molte leggende. Si racconta che Diana, dea della caccia, la utilizzasse per schiacciarvi il bistro e, con la polvere nera, truccarsi gli occhi.
La storia che ho scelto per la nostra conchiglia appartiene alla popolazione Xhosa del Sudafrica: le donne la usano da sempre per filtrare l’acqua impura delle pozze, attraverso i piccoli fori, e darla da bere ai figli; oppure per cercare l’oro nella sabbia dei corsi d’acqua.

Questa conchiglia è passata nelle mani di tante donne, raccogliendo sofferenza e lacrime solitarie.
La leggenda dice anche che tutto quello che vi viene posto dentro, tranne i beni materiali, si moltiplicherà. Io ho raccolto la conchiglia sulla spiaggia di East London e nel 2009 vi ho messo dentro il Centro di Ascolto. Da come si è ingrandito, significa che la leggenda funziona…

 

Elisa Chechile, responsabile dell’Orecchio di Venere