SOS donna è un progetto pilota a livello piemontese attivo, dal 2019, per indirizzare le vittime di maltrattamento ai servizi attivi sul territorio astigiano e sensibilizzare i giovani a una cultura di rispetto della donna.
L’edizione 2022 prevede le seguenti azioni:
Esiste un modo, per noi cittadini, per contrastare la violenza alla donna anche se non ci riguarda direttamente? Sì, esiste: per esempio non voltando le spalle quando una donna ha bisogno di aiuto, non facendo finta di niente o non pensando che “non è affare nostro”, ma facendo invece scattare un’azione di solidarietà verso chi ha bisogno.
Ma quanto siamo d’accordo e pronti a farlo? Quali dubbi, paure o processi psicologici ci trattengono quando siamo chiamati a passare da testimoni involontari a soggetti attivi contro la violenza?
Modalità: questionario rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado e all’università.
Guarda il questionario
Numerosi episodi di maltrattamento domestico, registrati anche nell’Astigiano, indicano che alla violenza sulla donna “assistono” testimoni (vicini di casa, familiari, amici, ecc.) che vedono o sentono ciò che avviene nell’appartamento accanto, per la strada o in luoghi pubblici. Oppure che raccolgono le confidenze della ragazza/donna maltrattata.
La campagna informativa rivolta alla popolazione vuole sensibilizzare le persone sulla necessità di aiutare la vittima, spiegando come verrà tutelata la loro privacy quando sceglieranno di segnalare in prima persona l’episodio di maltrattamento a cui hanno assistito.
Modalità: pieghevoli in italiano, inglese, arabo e albanese.
Guarda il pieghevole
La violenza su donne e minori: due casi, uno risolto e uno no, trattati dagli operatori dei Consorzi socio-assistenziali di Cisa e Cogesa. Dopo gli incontri a distanza (nella precedente edizione del progetto) tra gli studenti del Liceo Scienze Umane dell’Istituto Monti e gli operatori, sul sito sos-donna.it è attivo uno spazio permanente per estendere ad altre classi/scuole la conoscenza sulle esperienze professionali di assistenti sociali ed educatori attraverso due esempi particolarmente significativi di sostegno a donne e minori.
Guarda i casi
Giovani che parlano ai giovani.
Giulia è una ragazza espressiva che ha ideato e realizzato un video in proprio.
Nel filmato si identifica in una vittima di violenza e parla ai suoi coetanei attraverso una pluralità di linguaggi (teatro, musica, scritti testuali) propri dell’universo giovanile.
SOS donna farà girare il video nelle scuole, in coincidenza con la diffusione del questionario “Mi aiuti o non mi aiuti?”, e in tutti i luoghi opportunamente attrezzati.
Guarda il video
I ragazzi del Liceo Scienze Umane dell’Istituto Monti riflettono sull’esperienza all’Associazione Piam, sviluppata nell’estate 2021 con SOS donna nell’ambito del PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e si confrontano con altre classi insieme a Fatima Issah, ex vittima di tratta, mediatrice culturale del Piam e testimonial di SOS donna nelle scuole contro il traffico di esseri umani.
Guarda l’intervista a Fatima Issah
Leggi le riflessioni dei giovani del Monti
Esperienza unica in Italia, lo spazio della corrispondenza online tra utenti e psicologo è stato una delle novità più apprezzate della seconda edizione di SOS donna (le 46 lettere pubblicate sul sito hanno registrato 2663 visualizzazioni). Su indicazione dei docenti, alcune classi delle secondarie di secondo grado hanno sistematicamente consultato questa sezione e le risposte dell’esperto sono servite per intavolare discussioni e lavori di gruppo.
SOS donna allarga ancora le collaborazioni sul territorio e lo fa con l’Associazione Italiana Donne Medico: perché ci sono patologie che si manifestano nelle donne in modo differente dagli uomini e disturbi che è comunque bene approfondire per prevenire problemi, giungere a una diagnosi corretta e a una cura appropriata. Parlare di salute con le donne significa anche stabilire un contatto con loro e una relazione di fiducia per portare a galla eventuali situazioni di maltrattamento domestico, violenza sessuale e stalking.
Modalità: un’intervista al mese, a partire da maggio, alle dottoresse dell’A.I.D.M. sul sito sos-donna.it
Leggi le interviste
Il portale continuerà a segnalare i servizi che si occupano di violenza alla donna ad Asti e a fornire indirizzi e numeri di telefono delle strutture, orari di accesso, competenze del personale che accoglie la donna, protocolli applicati, leggi che regolano la materia.
L’esperienza di SOS donna e le iniziative messe in campo sul territorio, nei due anni di attività, al centro di una pubblicazione scientifica che metterà in evidenza due esperienze particolari: il questionario contro la violenza psicologica “Ti rispetto” e lo spazio di corrispondenza online “Lettere allo psicologo”.
Le due azioni, oltre al sorprendente riscontro ottenuto durante il confinamento pandemico, possono fornire tuttora occasioni di discussione e di sensibilizzazione, in speciale modo nelle realtà scolastiche.
Grazie al progetto editoriale si punterà a far conoscere le esperienze e a estenderle a una maggiore platea giovanile per incoraggiare modelli educativi di collaborazione e prevenire discriminazioni e violenze di genere. Abbiamo infatti constatato che, entrambe le iniziative, sono state inserite nella programmazione di educazione civica e di scienze umane in numerosi contesti scolastici astigiani.
Modalità: pubblicazione del volume a dicembre.
SOS DONNA ESISTE PERCHE’ AD ASTI ESISTE UN PROBLEMA DI VIOLENZA ALLE DONNE
SERVIZIO | ACCESSI 2019
PRIMA DEL COVID |
ACCESSI E CONTATTI 2020
DURANTE IL COVID |
Pronto Soccorso Asti | 162 | 68 |
Centro antiviolenza L’Orecchio di Venere | 205 | 850 * |
Questura | 147 ** | 190 ** |
Carabinieri | 45 ** | 63 ** |
Piam (lotta alla tratta) | 16 *** | 53 *** |
Totale | 575 | 1.224 |
* contatti diretti e telefonici; ** denunce trasmesse alla Procura della Repubblica; *** donne in protezione