Quanto siamo disposti ad aiutare chi subisce violenza?
Prima di iniziare ti invitiamo a compilare queste voci:
Il questionario
Ecco le tre situazioni su cui ti chiediamo di esprimerti. Fallo in tutta libertà e sincerità: il questionario è anonimo.
Dopo aver letto, dovrai semplicemente barrare una di queste due caselle [ ] [ ] così: [ V ]
1.
Mi chiamo Valentina
Sono la tua compagna di banco, quella
timida che ti passa i compiti di matematica. Qualche mese fa ho litigato con
Veronica, la capoclasse, e da allora lei e il suo gruppo di amiche mi hanno
presa di mira, deridendomi davanti a tutti, chiamandomi con nomi dispregiativi,
cancellandomi dal gruppo di Whatsapp, isolandomi dalla classe. Tu sai, per
avertelo raccontato, che tutto questo mi angoscia, ogni giorno faccio sempre
più fatica a venire a scuola.
2.
Mi chiamo Giulia
Mi senti piangere e lamentarmi, come tante
altre volte, nell'appartamento accanto al tuo. Ma questa volta non è la solita
litigata con il mio compagno. Questa volta le sue percosse fanno più male e io
chiedo aiuto più forte, disperata, perché ho paura.
Tu senti tutto questo e pensi:
3.
Mi chiamo Fatima
A un tavolino del bar il mio ragazzo,
quando gli dico che non voglio più stare con lui, che voglio sentirmi libera,
reagisce male, mi urla contro e mi prende a schiaffi. Intorno a noi c'è gente
come te che guarda e ascolta, qualcuno filma con il telefonino, qualcuno fa
commenti, ma nessuno si muove quando chiedo aiuto. Sono sola.
Ricorda!
Quelle
raffigurate nel questionario non sono situazioni di fantasia, ma tengono conto
dei casi trattati, anche sul territorio astigiano, dagli operatori sociali e dalle
forze dell'ordine.
IL QUESTIONARIO E' TERMINATO IL 25 NOVEMBRE