Cara Fatima, ti volevo ringraziare per la spontaneità e gentilezza nel raccontare la tua storia, per il tuo grande coraggio, e per la tua voglia di vivere che, in poche ore, ci hai trasmesso. Il tuo ruolo nella nostra società così complessa è essenziale, perché nessuna ragazza provi quello che hai provato tu, perché nessuna donna venga più ingannata, ferita, violata. Grazie.
Rossella Di Martino
Quando Fatima ha parlato della tratta minorile ho sentito un brivido percorrere la mia schiena, il sangue d’un tratto mi si è congelato e la gola si è ristretta sempre di più. Lo sfruttamento minorile è una violazione dei diritti del bambino che, anziché vivere la propria infanzia, è costretto da forze maggiori alla prostituzione o altresì al lavoro forzato. Mi sono documentata su fonti dirette in internet ed ho scoperto che i casi nei quali le famiglie sfruttano i propri figli sono elevati.
Bambini e ragazzi come noi, che frequentano una scuola o che possiamo incontrare per la strada della città.
Bambini e ragazzi che subiscono quotidianamente umiliazioni.
Bambini e ragazzi vittime di violenze fisiche e verbali.
Bambini e ragazzi ai quali viene negata la libertà.
Bambini e ragazzi ai quali viene presentato un mondo caloroso, creativo e progressista che nella realtà è disumano, infame e crudele.
Ciò che io desidero fare è riporre speranza nelle persone che, come Fatima, ogni giorno si battono per dare una protezione a chi è indifeso.
Loro sono gli eroi della società e sono da ammirare.
Anastasia Carpignano
E’ incredibile come l’uomo che l’ha abbindolata in Ghana non si sia spaventato vedendola in divisa ed è altrettanto incredibile la sua capacità nell’essere lucida a seguito della notizia della sua prostituzione imposta dalla maman.
Nicolò Ibba
Quando Fatima ha raccontato come si è sentita durante il viaggio per arrivare in Italia ho percepito la sensazione di paura che ha potuto provare. Nel suo caso non si può parlare di ostracismo ma la sofferenza è stata comunque profonda perché arrivata in Italia le sue aspettative di vita migliore sono crollate. Dalla Repubblica Ceca ha dovuto viaggiare da sola senza essere realmente consapevole di dove andare e di come gestire la situazione. Senza aver chiesto niente le è stato detto che aveva un debito di quarantamila euro con l’uomo che lei considerava un ‘angelo’, debito che avrebbe dovuto risarcire tramite la prostituzione forzata. Questa vicenda della sua storia mi ha fatto riflettere su quanto coraggio ha potuto avere questa donna, è ammirevole il modo in cui è riuscita ad uscire dalla tratta da sola ed ora può aiutare donne che stanno percorrendo i suoi passi.
Giulia Zucca
Quando Fatima ha fatto riferimento al ricongiungimento con i suoi figli, una delle prime cose che ci ha detto è che ha voluto raccontare subito la verità riguardo a ciò che le era accaduto. Questo gesto io, oltre a considerarlo un atto molto coraggioso, lo vedo anche come la cosa più corretta che lei potesse fare nei confronti dei suoi figli. Questo perché, così facendo, non ha rischiato di rompere la loro fiducia e perché non ha nascosto una parte di sé, ovvero qualcosa che inevitabilmente farà sempre parte di lei.
Martina Meluso
Quando Fatima ci ha raccontato il suo incontro con il trafficante mi ha colpito la frase che ha detto: “pensavo fosse un angelo”. La speranza di riuscire a raggiungere un paradiso per lei e per i suo figli, rappresentato dalle bugie che l’uomo le raccontava, l’hanno invece portata a ritrovarsi in un inferno.
Il pensiero stesso che sia esistito qualcuno che ha deciso di mentirle, nonostante il lavoro che Fatima faceva, nonostante sapesse che aveva dei figli e nonostante lei l’avesse fatto entrare in casa sua, mi sconcerta. Nonostante questo, Fatima si è rivelata molto più scaltra e coraggiosa di quanto potessero pensare e questo le fa un grandissimo onore e la sua caparbietà dovrebbe essere presa d’esempio.
Francesca Vassarotti
Una vicenda, in particolare, che mi ha colpito in modo molto positivo: l’iniziativa di Fatima, insieme ad un altro collaboratore del Piam, di andare in orari diversi della giornata ad aiutare le ragazze che sono vittime della strada offrendo loro aiuto e protezioni.
Andreea Postu
Tutto il racconto di Fatima è stato interessante e utile, però mi ha colpita particolarmente quando ha parlato di come si è sentita quando è uscita dalla tratta e ha rivisto i propri figli. È ammirevole che, nonostante ciò che ha passato, lei riesca tutt’oggi ad aiutare, con passione e volontà, ragazze a cui è capitato ciò che ha vissuto lei.
Matilde Santini
Quando Fatima ha parlato dei suoi figli, e ho compreso di aver fatto le medie con una di loro, ho iniziato a riflettere e credo sia indispensabile elogiare il coraggio e la forza che hanno avuto. Hanno passato anni senza la madre, probabilmente senza averne notizie per lunghi periodi, e nonostante questo hanno sempre sorriso e trasmesso gioia e vitalità. Dovremmo tutti imparare da loro.
Matilde Cilia
Quando Fatima ha parlato del suo lavoro di mediatrice culturale, come funziona e come aiuta assieme agli altri collaboratori le ragazze in strada, sono rimasta molto colpita dal racconto che vede come protagonista una bambina di 12 anni. La ragazzina è arrivata ad Asti senza genitori e senza identità, è stata vittima anche lei della tratta, costretta a prostituirsi alla sua tenera età. Mi ha colpito la forza di Fatima nell’aiutarla, nel cercare per quanto possibile di migliorare la sua vita, tramite vari professionisti sono riusciti a ridarle un’identità, ora è maggiorenne e ha una famiglia. Fatima è una donna forte, la sua esperienza è servita e servirà a tante altre persone, è davvero una persona da stimare e ammirare.
Scharon Bresciani
Sono rimasta colpita del secondo incontro con Fatima quando ha raccontato del ricongiungimento con i figli. È strano pensare, nella nostra realtà, come avere con sé i propri figli sia così difficile e umiliante, tanto da dover fare l’esame del DNA. La ringrazio per averci aperto gli occhi su un mondo così crudele a noi sconosciuto, per aver dimostrato che nulla è impossibile davanti all’amore e alla speranza. In questo tratto del racconto è emerso a pieno come una mamma farebbe di tutto per dare alle sue creature un futuro migliore e per permettere loro di studiare e realizzarsi nonostante i sacrifici. È emozionante come Fatima racconti la sua storia, anche la lontananza dai suoi figli per quattro anni, con il sorriso; quel sorriso che credo la contraddistingua e che le ha dato la forza di andare avanti e ad oggi, svolgendo il ruolo di mediatrice culturale, far tornare il sorriso a persone che come lei l’avevano perso.
Martina Pisa
Quando Fatima ha parlato del ricongiungimento con i suoi amati figli è stato un momento molto delicato e toccante. Ho percepito, tramite le sue dolorose parole, tutte le emozioni che solo un tale evento può generare. Rivivere con lei determinati passi vitali mi ha fatto capire quanto la vita a volte possa essere difficile, ma che l’amore, solo l’amore, è l’antidoto a ogni forma di sofferenza.
Per l’amore che spinge a compiere passi rischiosi, per il complesso coraggio decisionale, per la fiduciosa che non sempre regala i suoi frutti… io dico grazie. Grazie Fatima, per tutto questo. E per tanto ancora. Un grande abbraccio.
Asia Delfino
Quando Fatima ha raccontato dei suoi figli ho visto una luce diversa nei suoi occhi. Si vedeva che aveva sofferto per la loro mancanza durante quel distacco durato anni. Questo dolore è stato rimpiazzato però dall’orgoglio di vederli crescere, frequentare e concludere gli studi. Penso che il tempo passato senza la presenza reciproca abbia contribuito a rafforzare di più il legame tra di loro. Sentire la sua storia dal vivo è stato molto diverso d a quando l’abbiamo ascoltata a distanza. Penso che questi incontri mi abbiano aiutata a immedesimarmi meglio nelle emozioni che lei stessa ha provato.
Melissa Bonello
La storia di Fatima è stata molto emozionante, sono felice di aver ascoltato una vicenda così travolgente e commovente. Quando si è concentrata sulla storia dei suoi figli, i miei occhi sono diventati di colpo lucidi, proprio come i suoi, forse per la gioia o forse perché mi immedesimavo proprio in lei. Quando ha detto esplicitamente “ora aiuto le altre donne”, ho visto in lei un sentimento, un amore verso gli altri, ma soprattutto verso se stessa. Non saprei che altro dire, se non che considero Fatima una grande e coraggiosa donna.
Martina Minnella
Quando Fatima ha detto: “Non dobbiamo obbligare le donne ad uscire dalla tratta” mi ha colpita molto. Questo perché ritengo sia un’affermazione che deriva dalla sua esperienza personale. Ho riflettuto su questo e penso sia inutile imporre con la forza un aiuto, soprattutto a delle vittime che non si sentono pronte. Infatti, Fatima dice: “Appena vuoi uscirne, chiama. Questo è il volantino del Piam”. Grazie ancora Fatima per il tuo lavoro e per la tua forza immensa. Sei un esempio per tutti noi.
Sofia Orecchia
Fatima ha parlato del ricongiungimento con i suoi figli e io sono stato molto coinvolto dal suo racconto. In particolare dal suo sentimento di solitudine che si sarebbe definitivamente colmato con il calore e l’affetto che solo i figli possono dare a un genitore. Le emozioni che mi ha trasmesso sono state molte ed entrando in empatia con lei ho provato a mia volta una grande felicità mentre raccontava di come avessero ottenuto finalmente i documenti per vivere una vita normale. E dico normale, perché molto spesso ci scordiamo di quanto la normalità di cui godiamo sia una cosa preziosissima. Grazie a testimonianze come quella che abbiamo ascoltato dovremmo apprezzare di più ciò che crediamo sia nostro di diritto e imparare ad affrontare i problemi anche con il sorriso che Fatima, nonostante tutto, ha spesso espresso sul suo viso durante il racconto.
Antonio Pagano
Quando Fatima ci parlato dei suoi figli i suoi occhi si sono illuminati. Fatima è una mamma eroina che è riuscita a raccontare loro la verità senza timore di essere giudicata, era sicura e convinta che avrebbero capito è così è stato. Il ricongiungimento è stato difficile per i ragazzi, però loro grazie all’amore della madre sono riusciti a integrarsi nel nuovo mondo che si sono trovati di fronte. Ogni cosa raccontata da Fatima è stata per noi un tesoro così come il suo sorriso che rimarrà sempre nei nostri ricordi.
Soumya Rahhali
Il racconto questa volta si è fatto ancora più intenso. Quella parte della sua storia, d’estate (*), non l’avevo ancora potuta ascoltare. Forse perché non eravamo entrate così in empatia o forse perché non avevamo sfiorato quell’argomento, così nello specifico, o forse ancora perché quello è un frammento della sua esperienza di vita molto privato ed intimo. Fatima ha parlato dei figli e del momento di ricongiungimento con loro. Dopo anni e dopo tutto quello che aveva dovuto subire sia psicologicamente che fisicamente è riuscita a riaverli con lei, in Italia. Per loro ha avuto moltissimo coraggio. Per loro ha indossato un’armatura forgiata da forza d’animo e sangue freddo per poter arrivare un giorno a poterli stringere forte forte tra le braccia.
Il ricordo di avere lasciato in Ghana i suoi bambini, che ora sono grandi e lavorano, ha reso Fatima una vera e propria combattente. Insieme al grande lavoro svolto con il Piam un bel giorno è giunta la notizia che i documenti erano pronti e che poteva riprendere in mano la sua vita nella più completa padronanza. I documenti, ci ha spiegato, sono un passaggio estremamente importante e fondamentale per risiedere in un qualsiasi paese e per ottenerli ci vuole molta fatica e tempo.
Con le carte in regola poteva fare qualcosa di utile nella nuova società.
Oggi Fatima, insieme all’équipe del Piam, aiuta molte nuove giovani donne che come lei hanno incontrato sulla loro strada persone apparentemente per bene che però le hanno ingannate portandole sulla strada della prostituzione. Spero possa mantenere sempre il sorriso smagliante che la contraddistingue. A me incontrarla ha aiutato molto. Avrò un ricordo molto vivido di quella estate.
Alice Garbi
(*) Alice è stata tra gli allievi del Monti che nell’estate 2021, con il Progetto SOS donna, hanno condotto il PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) all’Associazione Piam.