12 Set A Valfenera il 16 settembre Consiglio comunale aperto contro la violenza alle donne
Seduta alle 10.30 preceduta dall’inaugurazione della mostra “Non crederci!”
Un piccolo paese si misura con un grande problema sociale: per dire concretamente no alla violenza sulle donne, il Comune di Valfenera promuove per sabato 16 settembre un Consiglio comunale aperto alla popolazione.
Perché “nessuna comunità, anche la più piccola come la nostra, può dirsi estranea” ha scritto il sindaco Sergio Arisio nell’invito rivolto ai cittadini, oltre che alle autorità astigiane e piemontesi. Si guarderà, in particolare, all’esperienza del Progetto SOS donna che, dal 2019, fa conoscere i servizi attivi nell’Astigiano in aiuto alle donne maltrattate e promuove azioni di sensibilizzazione tra i giovani.
Il programma della giornata di sabato 16 sarà articolato in due momenti, entrambi ospitati in Municipio: alle 10 verrà inaugurata la mostra itinerante “Non crederci! Se ti tratta male e ti dice: non lo farò più…”, tanto più attuale in questa estate di ripetuti femminicidi (80 le donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia) e stupri di gruppo. “Una barbarie sociale” l’ha definita il presidente Mattarella. L’esposizione, promossa da SOS donna, resterà aperta sabato 16 e domenica 17 dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20. Ingresso libero.
Alle 10.30 il Consiglio Comunale, convocato in seduta aperta “perché ognuno di noi – dice Arisio – ha il dovere di essere informato sui servizi che forniscono un supporto alle donne in difficoltà. Spesso pensiamo che questo problema non ci riguardi, che si manifesti lontano da noi, ma non è sempre così e di questo dobbiamo prendere consapevolezza”. Si punta, in particolare, alla partecipazione al Consiglio di coloro che, per la loro professione o impegno sociale, potrebbero venire maggiormente in contatto con le vittime di violenza: insegnanti, volontari, medici, farmacisti, forze dell’ordine, parrocchia, casa di riposo, biblioteca civica, oltre che consiglieri comunali, punto di riferimento per la popolazione. Importante sottolineare il fatto che la presenza, in Consiglio, è al cinquanta per cento costituita da donne, per lo più giovani.
Dopo l’intervento del primo cittadino interverrà Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice, che attraverso il libro “SOS donna. Percorsi contro la violenza di genere”, curato con lo psicoterapeuta Pellegrino Delfino, racconterà il lavoro svolto in questi quattro anni, portando dati, esperienze dirette (dai questionari nelle scuole alle azioni di supporto psicologico) e le testimonianze delle donne uscite dalle violenza. Si evidenzierà il lavoro di rete che sorregge SOS donna, promosso dal Consiglio regionale (Consulte Elette e Femminile) insieme a enti, associazioni, fondazioni e altri soggetti del territorio.
Toccherà poi a Piero Baldovino, presidente di Mani Colorate, raccontare la complessità del mondo giovanile: l’Associazione, impegnata nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo e curatrice quest’anno di SOS donna, nei sedici anni di attività ad Asti e provincia ha incontrato sessantamila ragazzi e non meno di novemila tra docenti e genitori.
Nella foto: “Non crederci!” domenica scorsa a Scurzolengo